- Consulenza e Sostegno psicologico
- Psicoterapia per adulti e adolescenti
- Valutazione, diagnosi e trattamento DSA
- Valutazioni psicodiagnostiche
Trattamenti
Disturbi d’ansia (attacchi di panico, ansia generalizzata, fobie, disturbo post traumatico da stress, ecc.)
Disturbi dell’umore (depressione, disturbo bipolare, ecc.)
Disturbi Specifici dell’Apprendimento (valutazione apprendimenti, valutazione cognitiva, attività di potenziamento, diagnosi)
Disturbi di personalità (personalità ossessiva e/o compulsiva, personalità narcisistica, personalità schizoide/evitante, ecc.)
Disturbi psicotici
DSA
I disturbi specifici dell’apprendimento sono: dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia. Ognuno di questi disturbi coinvolge uno specifico dominio di abilità, ma lascia intatto il funzionamento intellettivo generale
La dislessia è un disturbo della lettura intesa come abilità di decodifica di un testo.
La disortografia è un disturbo della scrittura intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica.
La discalculia è un disturbo nelle abilità di calcolo intesa come capacità di comprendere e operare con i numeri.
La disgrafia è un disturbo della grafia intesa come abilità grafo – motoria.
Accanto a questi vi sono i disturbi aspecifici di apprendimento: disturbo di comprensione del testo (DCT); disturbo di soluzione di problemi aritmetici (DSP); disturbo non verbale (DaNV).
L’individuazione precoce e la corretta valutazione diagnostica di un disturbo dell’apprendimento sono molto importanti per evitare che lo studio sia vissuto negativamente e divenga un percorso ad ostacoli. Sentimenti come: rabbia, ansia, frustrazione, sono molto comuni in bambini che, pur impegnandosi, non riescono ad ottenere risultati scolastici soddisfacenti. Conseguenze possono essere: disinteresse, apatia, scarsa motivazione e fobia scolare.
Riconoscere un disturbo dell’apprendimento e pianificare una strategia di potenziamento delle abilità e sviluppo di una efficace metodologia di studio sono passi essenziali per aiutare il bambino a non mettere in dubbio le proprie capacità e ad accrescere la propria autostima.
La Psicoterapia Bionomico – Autogena
L’approccio bionomico alla psicoterapia è psicodinamico e corporeo, si tratta dunque di un modello teorico che concepisce l’individuo nella sua totalità somato-psichica. Il suo ideatore, Iohann Heinrich Schultz, descrisse l’obiettivo principale della psicoterapia bionomica come rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno e autentico sviluppo del Sé dell’individuo. Attraverso il training autogeno, tecnica base della psicoterapia bionomica, è possibile raggiungere un particolare stato di coscienza, definito stato autogeno, ideale per un lavoro introspettivo. Il terapeuta è la guida che accompagna il paziente alla scoperta del piano di vita, vale a dire la realizzazione delle potenzialità individuali secondo le proprie peculiari caratteristiche e qualità.
Training Autogeno
Il training autogeno è costituito da due cicli di esercizi: il primo è somatico, il secondo, consequenziale al primo, è immaginativo. È una pratica distensiva che favorisce l’acquisizione di una maggiore consapevolezza e padronanza dei propri stati emotivi ed è il fondamento della psicoterapia bionomica, una terapia essenzialmente analitica. L’allenamento costante, (da qui il termine training), gradatamente e progressivamente, apporta una serie di modificazioni spontanee, (da qui il termine autogeno), del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività cardiaca, respiratoria, neurovegetativa. È particolarmente indicato per i disturbi d’ansia, d’insonnia, di stress, di somatizzazione. I suoi ambiti applicativi si estendono anche allo sport, allo studio, al lavoro, consentendo un miglioramento delle prestazioni, favorendo un più rapido recupero delle energie, migliorando la concentrazione, eliminando le fonti di stress psico-fisico.
EMDR
EMDR: Eye Movement Desensitization and Reprocessing
(desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari).
Piccoli o grandi traumi ed esperienze dolorose come lutti e separazioni producono ricordi disturbanti che nel tempo possono essere immagazzinati in modo disfunzionale. Le conseguenze sono che eventi passati influenzano le percezioni delle situazioni e degli avvenimenti del presente.
L’approccio terapeutico emdr, impiegando la stimolazione bilaterale, (visiva tattile o uditiva), consente di rielaborare gli eventi disturbanti innescando un processo di elaborazione delle informazioni più adattivo.
Ipnosi
Sull’ipnosi gravano diversi pregiudizi negativi come la paura di poter perdere il controllo o la convinzione che sia soprattutto un artificio da palcoscenico.
In realtà il fenomeno della trance ipnotica è più comune di quanto non si pensi, tutti noi la sperimentiamo quotidianamente nei momenti in cui rimaniamo assorti e ricettivi nei riguardi di una qualsivoglia esperienza interiore. Si tratta di una trance leggera, semplicemente uno stato di coscienza fisiologico diverso da quello del sonno e della veglia. L’ipnosi clinica è l’espressione terapeutica di questa naturale capacità che consente la massima connessione di mente e corpo e permette di accedere a delle risorse inconsce che possono essere utilizzate per la realizzazione di un potenziale inespresso.